Designabile #08 - Quello che va bene a me, va bene a tutti
Ciao,
Ci viene spesso detto che viviamo nella più grande era di progresso tecnologico nella storia. Ma questo non può essere vero se le tecnologie da cui dipendiamo sono difficili da usare.
Ti sarà capitato di lasciare accidentalmente attivato o disattivato il pulsante dell’audio durante una videochiamata.
Oppure probabilmente ti senti sopraffatto dalla tua casella di posta elettronica, dai messaggi Slack o dalle notifiche telefoniche.
È probabile che crei documenti importanti nel cloud ma fai fatica a trovarli in seguito.
Ci incolpiamo di questi problemi nonostante ne siano responsabili le aziende che creano questi prodotti.
Nell’ultimo anno abbiamo visto molti esempi di technology design failure. In America ha fatto scalpore il fallimentare lancio dei vaccini, ostacolato da siti web di registrazione progettati male e difficile da usare.
Le basi del buon design sono spesso ignorate. Questo accade in parte perché tecnologia e design vengono insegnati come materie separate, con la conseguenza che diventa più importante costruire e progettare oggetti che funzionino tecnicamente piuttosto che umanamente
In parte invece accade perché gli ingegneri (o developers) tendono a operare partendo dal presupposto che ciò che funziona per loro funzionerà per tutti.
Senza l’aiuto di un esperto siamo tutti inclini a dimenticare che un design intuitivo per noi può essere contemporaneamente fonte di confusione per gli altri.
Il danno di questo pregiudizio naturale di “ciò che è buono per me è buono per tutti” va più in profondità nella società e può avere conseguenze devastanti.
Dobbiamo cambiare il modo in cui misuriamo i progressi di una tecnologia, guardando verso ciò che le persone sono effettivamente in grado di ottenere con essa.
Tutti, dai consumatori ai programmatori ai leader aziendali, devono diventare più istruiti su cosa significhi veramente un buon design.
Per i consumatori si tratta di saper dare il giusto valore alle cose prima di acquistarle. Per gli ingegneri e stakeholders invece di comprendere che una cattiva progettazione costa, in termini economici, più dell’investire a monte in un corretto processo di design.
Al prossimo numero 👋
Ciao, Francesco