I dati e l'illusione della certezza
Cerchiamo nei dati un supporto alle nostre idee, piuttosto che un modo per metterle in dubbio.
Ciao,
questa è l’edizione #44 di Designabile, l’appuntamento mensile dedicato al product design digitale.
L'ascesa della cultura basata sui dati ha portato alla formazione di una generazione di designer che non prende più rischi, ma cerca solo certezze e conferme delle proprie idee. Come possiamo usarli correttamente?
I bot di Google avevano già messo in crisi il patto di internet su chi poteva accedere ai contenuti di un sito. È ancora possibile scegliere di mettere alla porta i robots?Maggio è il mese degli Accessibility Days.
Buona lettura 📖
👨💻 APPROFONDIMENTO
Uno dei più grandi equivoci sui dati è l'idea che forniscono certezza.
Vengono considerati come una fonte di verità definitiva e infallibile. Tuttavia, i dati non sono una scienza esatta; vivono in un mondo di aggregazione, probabilità e percentuali.
L'incertezza nasce dalla loro intrinseca soggettività.
Ci sono infatti due decisioni umane fondamentali che i dati non possono evitare: “Cosa misuriamo e in che lasso di tempo lo misuriamo?”
Per rispondere alla prima domanda, dobbiamo definire ciò che riteniamo significativo.
Per rispondere alla seconda, dobbiamo stabilire un limite temporale attorno alle nostre convinzioni.
Queste decisioni soggettive influenzano l'interpretazione dei dati, modellando la storia che i numeri raccontano. Anche con dati perfetti, differenti interpretazioni possono portare a conclusioni del tutto diverse.
La dicotomia tra oggettività e soggettività è un tema centrale del rapporto tra dati e design.
A prima vista, essi sembrano due mondi distanti: uno è vive di concretezza, l'altro è immerso in estetica ed emozioni. La natura rigida dei numeri è spesso contrastata dalla fluidità del design.
Queste differenze spesso causano discussioni tra chi sostiene che le decisioni devono essere basate più sui dati che sulle persone e chi afferma il contrario.
In entrambi i casi, un errore comune è quello di cercare in essi una conferma delle proprie supposizioni (o intuizioni), invece che uno strumento per metterle in discussione.
Dobbiamo rapportarci ai dati non come un mero strumento diagnostico, da consultare solamente quando abbiamo un problema da risolvere.
I dati dovrebbero essere esaminati e analizzati regolarmente.
Questo approccio proattivo offre diversi vantaggi:
Anticipare i problemi: la revisione regolare dei dati ti permette di individuare un rallentamento della crescita o altri potenziali problemi prima che si aggravino.
Verifica della responsabilità: I dati forniscono un riscontro reale su se le strategie o il lancio di nuove funzionalità hanno raggiunto l'impatto desiderato.
Intuizione operativa: nel tempo, l'interazione regolare con i dati ti darà una migliore percezione di cosa è normale e cosa non lo è nella tua attività, guidando le future decisioni.
Rilevazione di pattern: la revisione regolare dei dati rivelerà domande o schemi ricorrenti, spingendoti a capire meglio i leve della tua attività.
Il valore dei dati risiede quindi nella loro capacità di metterci in condizione di agire in modo informato.
Da leggere su questo tema:
🍪 UX BITES
Lo stato attivo nei menu
Spesso il colore primario (primary color) viene utilizzato per evidenziare la voce attiva in un menu di navigazione. Colori secondari (o neutri) sono invece applicati alle altre voci cliccabili.
Il colore primario deve invece evidenziare gli elementi principali di un'interfaccia, come le call to action o i link. Colori neutri devono essere utilizzati per tutto ciò che non è interattivo.
Questa semplice regola di usabilità è troppo spesso infranta in ragione dell’estetica.
Quindi: non fatelo a casa.
Riferimenti:
⭐️ NOVITÀ
La fine di robots.txt
Il file (robots.txt), che per molti anni ha rappresentato un "patto" per il web, stabilendo chi poteva accedere a un determinato sito e chi ne era escluso, è in declino. Oggi, un AI senza scrupoli lancia la sua rete a strascico per catturare il maggior numero possibile di contenuti. Questo articolo di TheVerge ci ricorda l'importanza della volontà umana nel controllo della tecnologia.
Websites large and small are faced with a decision: submit to the AI revolution or stand their ground against it. For those that choose to opt out, their most powerful weapon is an agreement made three decades ago by some of the web’s earliest and most optimistic true believers.
🎪 EVENTI
Accessibility Days 2024
Torna a Roma, il 16 e 17 maggio, il più grande evento italiano sull’Accessibilità e Inclusività.
Al prossimo numero 👋
Ciao, Francesco