Il Pinball Pattern
Come è cambiato il nostro modo di consultare i risultati delle ricerche su web
️INTRODUZIONE
Ciao,
questa è l’edizione #46 di Designabile, l’appuntamento mensile dedicato al product design digitale.
👨💻 Studi recenti mostrano come il nostro modo di consultare i risultati delle ricerche sul web sia cambiato profondamente. Oggi prevale il Pinball Pattern, uno schema di lettura che rimbalza come un flipper.
🍪 Conosci la differenza tra faccette e filtri? Entrambi permettono di “raffinare” i risultati di una ricerca, ma si usano in modo diverso.
⭐️ Continua l’invasione dell’AI negli strumenti di uso quotidiano: l’ultimo annuncio di Google all’evento I/O 2024 riguarda proprio il suo motore di ricerca.
Buona lettura!
👨💻 APPROFONDIMENTO
Hai mai fatto caso a come il tuo sguardo “rimbalzi” tra i risultati di una ricerca effettuata su Google?
Questo comportamento è un pattern molto diffuso e ha anche un nome. Il Nielsen Norman Group lo definisce "Pinball Pattern”.
Se ti ricordi, per tanti anni si è parlato del “F-Shaped Pattern” come modalità di scansione delle pagine web. Lo abbiamo imparato e conosciuto proprio grazie alle ricerche di Google su come gli utenti utilizzavano la pagine dei risultati di ricerca.
Cosa è cambiato da allora? Oggi le SERP sono più complesse rispetto al passato e la nostra attenzione viene catturata in modo casuale. Rimbalza come un pinball da una parte all’altra.
Perché accade?
Layout non lineare: le pagine non si sviluppano più solamente in verticale, ma sfruttano tutto lo spazio a disposizione (sopratutto su desktop).
Affollamento visivo: lo spazio in più viene riempito con contenuti interattivi provenienti da diverse fonti, come social network o siti di e-commerce.
Ricerche approfondite: le persone esplorano più risultati grazie anche all’adozione di soluzione tecniche come infinite scroll o progressive loading.
Che impatto ha sul design?
Cambia il posizionamento: essere il primo risultato non è più essenziale, con impatti anche sulle strategie SEO.
Dettagli visivi: la maggior quantità di contenuti e informazioni richiede una maggiore cura nei dettagli visivi dell’interfaccia, a scapito dell’essenzialità del passato.
Che impatto ha sulla nostra esperienza?
I contenuti che cerchiamo (e che ci interessa trovare) finiscono mischiati a tante altre informazioni che fanno rumore e ci distraggono dal motivo primario della nostra ricerca.
Insomma, se in passato si cercava di preservare queste pagine puntando sull'essenzialità e semplicità, ora si assiste a un tentativo di mescolare lo stile del feed dei social network.
Riferimenti
→ The pinball pattern search behavior — Nielsen Norman Group
→ F-Shaped Pattern — Nielsen Norman Group
🍪 UX BITES
Faccette vs Filtri
Le faccette e i filtri sono entrambi strumenti potenti che aiutano gli utenti a navigare ed esplorare dati o prodotti.
Spesso vengono confusi o usati come la stessa cosa perché entrambi ti permettono di ordinare e scegliere elementi da elenchi basati su determinate condizioni.
Tuttavia, non sono intercambiabili e hanno implicazioni diverse quando si tratta di esperienza utente.
Quando usare le faccette
Nel caso di set di dati molto grandi, mostrare tutte le opzioni disponibili consente agli utenti di ottenere una visione chiara della profondità dei contenuti che possono trovare.
Quando usare i filtri
A differenza delle faccette, le opzioni disponibili non sono immediatamente visibili, l’utente deve prima aprire il menu a tendina. Così facendo, l’utente si concentra su un’opzione alla volta e non può scegliere di "mixare” più opzioni.
Leggi l’approfondimento sul mio blog →
⭐️ NOVITÀ
Arriva l’AI anche nei risultati di Google
“Sta arrivando, sta arrivando…l’AI”. No, non è l’onda alta di Dargen ma l’intelligenza artificiale. Quale novità! Non c’è giorno che passa senza un nuovo tool o una versione di AI annunciata da qualche azienda. La Search di Google si evolve ed è notizia di un mese che il colosso di Mountain View sta implementando l’AI per mostrare risultati ancora più personalizzati. Dopo aver mantenuto inalterato per più di 10 anni il layout della SERP, è evidente il cambio di strategia dell’azienda.
🧰 RISORSE
.classname
Dare un nome agli elementi di un interfaccia, che sia un token, un componente o uno stile visivo, è a volte molto difficile.
.classname è un tool online che fornisce parole provenienti dal mondo reale per trovare la giusta ispirazione!
🎪 EVENTI
UXDay 2024
La prossima settimana c’è UXDay a Faenza, se non l’hai già fatto acquista un biglietto! Puoi seguire l’evento dal vivo o anche da remoto.
Al prossimo numero 👋
Ciao, Francesco