L'illusione della produttività
Gli strumenti che utilizziamo quotidianamente per gestire i progetti di lavoro, sono veramente funzionali o finiscono per essere essi stessi… un lavoro?
Ciao!
In questo numero di Febbraio trovi un approfondimento sul tema della produttività, tre novità nel campo del product design e tre risorse da utilizzare nel lavoro di tutti i giorni.
Da quest’anno Designabile si è rinnovato nel formato e nelle uscite, ora mensili.
È cambiata anche la piattaforma: oggi è disponibile su Substack, quindi puoi consultare ogni numero anche sul web.
⭐️ NOVITÀ
Come Stable Diffusion può contribuire a migliorare la UX degli strumenti di IA?
Stable Diffusion di stability.ai è uno dei tanti strumenti di intelligenza artificiale utilizzati per generare immagini da descrizioni testuali. In questo articolo Seungmee Lee si chiede in che modo questi strumenti possano influenzare il nostro modo di pensare e, più in particolare, come designer, come si possa migliorare la UX degli strumenti di IA. L’autore racconta quindi la propria esperienza nella realizzazione dell’ app “Viewmaker”, che utilizza la fotocamera del cellulare per migliorare le foto tramite le API di Stable Diffusion.
Il progetto della nuova homepage di Spotify
Il redesign della homepage di Spotify ha perseguito un unico obiettivo: condurre l’utente direttamente al web player.
Il processo progettuale adottato è molto interessante, sia con riferimento al coinvolgimento delle professionalità interessate e degli utenti, sia per il considerevole lasso di tempo che la progettazione ha richiesto. Un case study tutto da leggere.
Penpot, il vero sfidante di Figma?
Penpot è la prima piattaforma di progettazione e prototipazione open source che consente una vera collaborazione tra designer e sviluppatori con caratteristiche uniche come il layout Flex con standard CSS. Lo strumento funziona con Open Web Standards (SVG) evitando qualunque vendor lock-in e restituendo ai team libertà assoluta nei loro progetti. Ed è gratuito.
🧑💻APPROFONDIMENTO
Strumenti e illusione della produttività
Nell’articolo The illusion of productivity Tobias van Schneider fa un’ interessante riflessione su gli strumenti di produttività, diventati sempre più diffusi.
Per anni, infatti, una serie di app, guide, flussi di lavoro, suggerimenti e strumenti di gestione dei progetti, sono stati una sorta di “religione” per molti designer, al punto tale da mettere in ombra, talvolta, i progetti stessi.
Il fatto stesso di utilizzare certi strumenti ha generato un’illusione della produttività, una sorta di paradosso: essere in grado, a fine giornata lavorativa, di “spuntare” una serie di caselle genera un senso di soddisfazione che corrisponde all’idea di aver prodotto qualcosa. Il che, tuttavia, è quasi mai vero.
Utilizzare uno strumento di lavoro finisce spesso per essere un lavoro di per sè.
Il paradosso è proprio questo: assegnare compiti, organizzare e riprogrammare riunioni, creare cartelle, organizzare sistemi di etichettatura con codici colore, creare grafici e diagrammi, richiede lavoro; sicchè, se veramente si è riusciti a produrre qualcosa nell’arco della giornata lavorativa, lo si è fatto non già grazie agli strumenti di gestione dei progetti, ma nonostante essi (!).
Questa mancanza di corrispondenza tra il senso di produttività che gli strumenti in questione amplificano e la produttività reale, peraltro, finisce per generare stanchezza fisica ed emotiva, accompagnata dalla fastidiosa senzazione di… dover fare di più.
La consapevolezza di questo meccanismo e le evidenti storture a cui conduce nel lungo periodo, hanno determinato il ritorno a strumenti di lavoro “antiquati”, come può essere un semplice sticky note o una mail-promemoria inviata a sè stessi.
Coerentemente con la riflessione che propone, Tobias va Schneider ha creato un proprio strumento di gestione, Mymind, ispirato appunto alla comune sticky note, che trovate a questo link.
🧰 RISORSE
Google Fonts pairing per Figma
Coppie di caratteri tipografici (type pairing) di Google gratuite e pronte all’uso per Figma.
Data Visualization - 10 cose da fare e non fare
Per aiutarci a creare visualizzazioni di dati che impediscano confusione e fraintendimenti e che sopratutto siano accessibili, Sarah L. Fossheim ha riassunto una lista di dieci cose da fare e da evitare. Da tenere sempre a portata di mano.
Capire e imparare l’accessibilità su web con un gioco
Un gioco “horror” divertente — ma anche un po’ tricky — per imparare l’accessibilità da tastiera.
Ciao, al prossimo numero! 👋
Francesco