I design engineer sono il futuro?
Chi è e cosa fa questa figura sempre più ricercata nel settore del product design digitale
Ciao,
questa è l’edizione #52 di Designabile, l’appuntamento mensile dedicato al product design digitale.
Per l’ultimo numero dell’anno nessun anticipo di design trend per il 2025, solo una piccola riflessione su come sta diventando sempre più ricercata la figura del design engineer.
In chiusura, tutti i numeri usciti nel 2024 e la top 3 dei più letti.
Buona lettura, ma sopratutto buon anno! 🍾🥂
Ci rileggiamo nel 2025
Sappiamo che dietro il successo di un buon design ci sia la collaborazione tra designer e sviluppatori. Negli ultimi anni si però sempre più affermata la figura del design engineer.
“Un nuovo job title” mi dirai.
Beh, in parte sì, perché questa figura è sempre esistita, solo che prima veniva chiamata "web designer". Oggi ha semplicemente un nome un po’ più specifico.
Cosa fa esattamente il design engineer?
Immagina qualcuno capace non solo di progettare interfacce accattivanti, ma anche di trasformarle in qualcosa di tangibile, funzionante.
Un designer che va oltre l'immaginare esperienze utente: le costruisce concretamente, pixel dopo pixel, riga di codice dopo riga di codice.
Questo tipo di professionalità colma il divario, spesso frustrante, tra il "mondo delle idee" del design e la concretezza dello sviluppo.
Un design engineer riesce a prototipare velocemente, a dialogare con gli sviluppatori parlando la loro lingua e a garantire che ciò che immaginiamo come designer non si perda nelle complessità tecniche.
Ti confesso, questo tema mi tocca personalmente: nella mia esperienza ho spesso ricoperto questo ruolo in modo inconsapevole.
La capacità di tradurre un mockup in codice HTML e CSS è sempre stata una mia naturale inclinazione, permettendomi di mantenere il controllo durante l'intero processo progettuale. Troppo spesso, infatti, alcune decisioni di design rischiano di perdersi o essere mal interpretate.
Oggi, questa capacità è sempre più richiesta. Google, Airbnb, IBM, Apple, Meta sono solo alcune delle big tech dove questa figura sta diventando sempre più ricercata.
È una trasformazione che ci riguarda da vicino, sopratutto nell’era dell’AI sempre più diffusa e presente negli strumenti che usiamo nel nostro lavoro. Non basta più creare bei mockup o presentazioni accattivanti.
Saper tradurre il design in qualcosa di concreto e funzionante, specialmente con l'evoluzione degli strumenti no-code e low-code che richiedono una comprensione sia del design che del codice, non è un di più, ma deve essere parte delle nostre hard skills.
E tu? Hai mai pensato di ampliare il tuo bagaglio tecnico? Oppure, se sei già uno sviluppatore, quanto conosci i principi di un design efficace? Credo che per entrambi i ruoli ci sia una grande opportunità di crescita in questa direzione.
Sono curioso di sapere cosa ne pensi.
Rispondimi pure con le tue riflessioni, e se ti interessa, posso condividere qualche risorsa per iniziare a esplorare questo mondo.
🗃️Tutti i numeri di quest’anno
Gennaio — No handoff
Febbraio — In equilibrio tra vincoli e bisogni
Marzo — L’effetto Zeigarnik
Aprile — I dati e l’illusione della certezza
Maggio — Il Pinball Pattern
Giugno — La formula (im)perfetta
Luglio — Cos’è il Critical Ignoring
Settembre — La trappola della complessità
Ottobre — Il significato delle icone
Novembre — Come evitare i dark patterns
Dicembre — Il futuro è dei design engineer?
🏆 La top 3 dei più letti
🥇No handoff
🥈Come evitare i dark pattern
🥉Il significato delle icone
Questa newsletter è frutto del mio lavoro personale di lettura, riflessione e condivisione di esperienza.
Ogni numero può sembrare semplice da mettere insieme, nella sua raccolta di approfondimenti, notizie e risorse operative. In realtà, come ogni cosa fatta con cura, richiede il giusto tempo.
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